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Quota 100: contributi maturati, esclusioni, requisiti e correttivi
20 Febbraio 2019
La riforma delle pensioni messa in campo dal Governo ha predisposto la misura “Quota 100” con la finalità di superare la Legge Fornero. In attesa di conoscere gli eventuali correttivi attualmente allo studio dell’esecutivo – si parla di novità sulle liquidazioni dei dipendenti pubblici (Tfs) e sugli esodati – ecco le informazioni più importanti sulla riforma previdenziale. Ad accedere a questa prestazione economica saranno tutti coloro che saranno in possesso, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni. I lavoratori dipendenti e autonomi devono aver maturato i requisiti ex lege nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021. Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 viene definito nelle sue modalità applicative dalla circolare INPS 29 gennaio 2019, n. 10 e dala circolare INPS 29 gennaio 2019, n. 11.
La prestazione spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) – che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) – e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite dall’INPS, nonché ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi da Quota 100: il personale appartenente alle Forze armate, il personale delle forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, il personale operativo del corpo nazionale dei Vigili del fuoco e il personale della Guardia di finanza.
Per conseguire la pensione Quota 100 è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. La produzione di redditi derivanti da attività lavorativa diversa da quella autonoma occasionale, ovvero la produzione di redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale oltre il limite dei 5.000 euro lordi annui comporta la sospensione dell’erogazione del trattamento pensionistico. La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato o anche tramite i patronati e gli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’INPS ovvero, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact center. (fonte INPS)