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Ministero del lavoro: Rapporto annuale dell’attività di vigilanza – anno 2014
16 Marzo 2015
Come ogni anno, è stato redatto il “Rapporto sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale”, nel quale viene rappresentata l’attività di controllo svolta dal personale ispettivo del Ministero del lavo e delle Politiche Sociali, dell’INPS, dell’ INAIL e dell’ENPALS, e i relativi risultati, cercando di evidenziare come quest’ultimi siano strettamente legati anche all’evoluzione del mercato del lavoro nei diversi settori economici e comparti territoriali.
Guardando i dati sulla vigilanza di cui si è occupato il Ministero si rileva come a fronte del lieve calo generale del numero di ispezioni, le indagini condotte dalle Direzioni regionali e territoriali del Lavoro si siano attestate a +0,39%, con 140.173 controlli eseguiti nel 2014 rispetto ai 139.624 nel 2013. Un numero superiore del 3% rispetto alle ispezioni programmate, che aveva indicato come obiettivo le 135.000 nel 2014. Le ispezioni si sono suddivise nei diversi settori economi in questo modo:78.815 (56,23%) nel Terziario; 40.545 (28,92%) in Edilizia; 15.379 (10,97%) nell’Industria; 5.434 (3,88%) in Agricoltura.; evidenziando che le maxi sanzioni per lavoro nero e la maggior parte delle maxi sanzioni irrogate ha interessato le seguenti Regioni: Puglia (5.225), Campania (4.600), Calabria (4.236), Lombardia (4.207) e Toscana (4.112).
Con riferimento ai provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ( art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, adottati in presenza di una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% del personale presente in occasione dell’accesso ispettivo), il ministero segnala il costante calo, probabilmente connesso alla diminuzione del numero dei lavoratori in nero, come già registrato nell’anno precedente. Nello specifico, durante il 2014 risultano complessivamente adottati 6.838 provvedimenti interdittivi, una diminuzione del 13 % rispetto al 2013.
Le violazioni prevenzionistiche si sono assestante su un calo di circa il 19% rispetto al 2013, quelle più rilevanti sono state il rischio della caduta dall’alto (37%), il rischio elettrico, il mancato utilizzo di attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione collettivi e individuali (19%).
E’ stata evidenzita un’insufficiente attenzione delle aziende ispezionate, agli obblighi del datore di lavoro relativi alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori e alla formazione e informazione del personale (ciascuno pari al 12%), come pure una certa carenza nella realizzazione di una completa e articolata valutazione dei rischi aziendali e interferenziali (circa il 7% delle violazioni riscontrate).
Durante la presentazione del Rapporto, il Ministro Giuliano Poletti ha sottolineato l’importanza di azioni maggiormente efficaci ed efficenti con lo scopo di evitare il ripetersi di operazioni di controllo da parti di organi istituzionali diversi, per consentire alle imprese, fra l’altro, la possibilità di operare in modo tranquillo e ordinato. In questa direzione, il decreto sulla costituzione della nuova Agenzia Ispettiva Unica che, dopo il fondamentale confronto con le organizzazioni sindacali, sarà portato in discussione in Consiglio dei Ministri.