- Beni e servizi: prezzi triplicati in vent’anni
- Pensioni e NASpI: i tempi di pagamento al terzo trimestre 2021
- Congedo per i padri lavoratori dipendenti: tutte le novità
- COVID-19 e lavoratori: integrazione salariale per lavoratori con obbligo di permanenza domiciliare
- COVID-19: le ultime sulla tutela dei lavoratori in quarantena e lavoratori fragili
- Salario minimo: arriva il sì del Parlamento europeo
- Rc auto: si abbassano i prezzi, ma attenti all’inflazione
- Bonus 200 euro per i lavoratori: al via le domande
- Effetto inflazione sugli stipendi: a rimetterci sono gli operai
- Inflazione: il carrello della spesa “accelera”. Ecco i dati
Cassa Integrazione Guadagni 2022: pubblicati i dati di marzo
26 Aprile 2022
Sono stati recentemente pubblicati i dati sulla Cassa Integrazione Guadagni di marzo 2022. In base a quanto riportato dall’Osservatorio INPS sulle ore di CIG autorizzate, il mese scorso sarebbero state in totale 56.050.034 ore.
Circa il 26% delle ore di CIG ordinaria, in deroga e fondi di solidarietà sono state autorizzate con causale “emergenza sanitaria Covid-19”, per un totale di 22.260.694 con una variazione congiunturale del +20,9% rispetto al mese precedente. Le ore di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria sono state 24.563.415, registrando “un incremento del 40,5% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (17.483.150). A marzo 2022, rispetto al mese precedente, si registra una variazione congiunturale pari al +0,8% – spiega la nota dell’Istituto – gli interventi di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga sono stati pari a 1.964.988 ore autorizzate. La variazione congiunturale registra, rispetto al mese precedente, un decremento del 47,6%. Il numero di ore autorizzate nei fondi di solidarietà è pari a 7.260.937 e registra una diminuzione rispetto al mese precedente del 58,4%”.
Intanto, ricordiamo che dal 1° gennaio scorso, per i periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, sono destinatari dei trattamenti di integrazione salariale anche i lavoratori a domicilio e i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, qualunque sia la tipologia, ampliando dunque la platea dei destinatari. (rif. nota Inps)