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Bonus Idrico 2016/2017: cos’è e come richiederlo

Il Ministro dell’Ambiente ha confermato il Bonus Acqua anche per il 2016/2017, garantendo l’erogazione gratuita di 50 litri d’acqua al giorno per le famiglie a basso reddito e numerose.
In linea generale, la fornitura dell’acqua è gestita dalle Autorità idriche regionali, pertanto i requisiti specifici di reddito, l’importo del Bonus 2016/2017 e la scadenza per la presentazione delle domande vengono stabilite a livello territoriale, in conformità con le linee guida nazionali stabilite dall’AEEGSI.
In base a tali principi base, il requisito fondamentale per richiedere il bonus idrico è rientrare nei nuclei familiari in cd stato di disagio comprovato da un modello ISEE in corso di validità. La legge attribuisce lo stato di disagio economico a quei nuclei familiari il cui reddito non superi i 7.500 euro o i 20.000 euro nel caso di almeno 4 figli a carico.
Ulteriori requisiti previsti dall’AEEGSI sono:
• residenza nel Comune in cui si presenta richiesta del Bonus acqua ( che dunque risulta riservato soltanto all’abitazione principale);
• abitazione che non rientri nelle categorie di case di lusso, ovvero categoria catastale A1, A/7 e A/9;
Come anticipato, i requisiti elencati corrispondono ai principi nazionali dettati dall’AEEGSI, pertanto, è sicuramente opportuno verificare i limiti ISEE sul sito del proprio comune in quanto gli stessi requisiti possono subire variazioni in base alla regione di residenza.
Per i cittadini che risultano in possesso dei requisiti e che quindi risultano beneficiari del bonus, non sarà possibile procedere con la sospensione della fornitura in caso di morosità e di non pagamento della bolletta. La quantità di acqua che è stata ritenuta indispensabile per i nuclei familiari in particolari situazioni di disagio è di 50 litri al giorno. Si tratta di quella che è stata definita come il minimo vitale per il soddisfacimento dei bisogni essenziali e per garantire una vita dignitosa.
La domanda deve essere presentata scaricando il modulo di richiesta messo a disposizione dall’Autorità idrica regionale di competenza e fornito in genere dal sito del proprio Comune o dagli uffici abilitati. Dopo la compilazione, bisognerà procedere inviandolo a mezzo fax, e-mail o posta agli indirizzi indicati dalla Regione.
Tuttavia, come già specificato, è opportuno verificare che non vi siano state modifiche da parte delle singole autorità territoriali sulle modalità di presentazione della domanda.
Non esiste invece un termine unico di scadenza a livello nazionale. Per quello che riguarda i tempi e le modalità di presentazione delle domande sono infatti le singole Regioni a disporre i bandi con le indicazioni operative.

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