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“Azienda irrigidita con sindacato e lavoratori dopo lo sciopero”
29 Maggio 2014
La Spezia – “Denunciamo il clima di rigidità verso lavoratori e di delegittimazione del sindacato, guarda caso iniziato dopo lo sciopero di Pasquetta che facemmo contro la decisione illegittima e unilaterale di aprire l’ipermercato delle Terrazze. La direzione Ipercoop sappia che continueremo a lottare per un contratto integrativo che salvaguardi i tempi di vita in relazione ai tempi di lavoro.”
Parole di Luca Comiti, segretario provinciale Filcams CGIL sulla vertenza che coinvolge Coop Liguria divisione ipermercati, quella a cui fanno capo gli ipermercati delle Terrazze ed il Centro Luna a Sarzana. Il sindacato sottolinea come, dopo lo sciopero di Pasquetta, l’azienda ha organizzato riunioni di reparto in cui ha accusato il sindacato di irresponsabilità e leggerezza, attivato trasferimenti improvvisi di lavoratori ad altri reparti senza consultare i delegati com’era prassi in precedenza (e dando risposte evasive), non ha risposto alle richieste di RLS di sito in merito ad alcuni ambienti insalubri. “Siamo perplessi, evidentemente l’azienda non ammette che ci siano idee diverse dalla sua – dice Comiti – e così ha creato questo irrigidimento dei rapporti, con il continuo tentativo di scavalcare il sindacato e avere un rapporto diretto con i lavoratori. La questione non riguarda certo soltanto Pasquetta (peraltro, a fronte dello sciopero, la Direzione fu costretta a reclutare dirigenti e quadri da tutta la Liguria da mettere alle casse). Ricordiamo che i lavoratori al referendum (al quale non ha aderito gli altri sindacati) hanno respinto con l’85% di no alle Terrazze e l’83 % di no al Centro Luna la proposta di contratto integrativo presentata dall’azienda, che prevedeva il passaggio da 32 a 40 domeniche di lavoro all’anno obbligatorie per ogni lavoratore e l’aumento delle ore lavorate in ordinario la domenica per i part time da 4 a 6 ore.”
Il 30 giugno scadrà il contratto integrativo in vigore e la CGIL è pronta alla discussione con l’azienda per il rinnovo: “Siamo consapevoli del momento di crisi, ma non si possono chiedere sempre sacrifici a lavoratori che in media guadagnano circa 1200 euro, quelli a tempo indeterminato, e 800 i part time. Coniugare tempo di vita con tempo di lavoro è non solo un diritto dei lavoratori, ma una battaglia culturale e di civiltà; su questo tema lanceremo a breve come CGIL una iniziativa pubblica. Di sicuro noi vogliamo l’accordo integrativo a condizioni diverse da quello proposto.”